I Passi della Sconfitta è un romanzo storico che mescola fatti realmente accaduti a una vicenda di finzione. Durante il lockdown del 2020 Michele, un ragazzino annoiato di stare chiuso in casa, nella biblioteca comunale, viene a conoscenza di uno strano testo mai letto da nessuno.

Insieme a lui il lettore viene travolto da una storia singolare, in cui quattro universitari di Trento, dopo una serata a base di alcol e fumo, si ritrovano al cospetto di Dio che li accusa di blasfemia. Per salvarsi dalla dannazione eterna, i ragazzi dovranno tornare indietro nel tempo, precisamente nel 1499, per compiere un’importante missione: due di loro dovranno convincere Niccolò Machiavelli a lasciare la sua carica pubblica a Firenze per lavorare alla corte di Caterina Sforza a Forlì, mentre gli altri due si occuperanno di persuadere la Contessa in persona.

Così, grazie a una particolare commistione di elementi culturali e linguistici moderni e antichi, il lettore viene trascinato in una storia di intrighi e tradimenti. 

Tanto è variegato e intenso il bacino di argomenti presenti nel testo, che il dott. Renato Minore, autore della Prefazione sottolinea che, tra le altre cose, “un altro tema che il romanzo tira in ballo sta in una constatazione. Di quali sorprese può essere capace la tanto vituperata noia, stentiamo troppo spesso a ricordarcene. Eppure, a dispetto di tutto, e delle solite immancabili apparenze, a ben guardare potrebbero essere parecchie”.

Nel complesso, quindi, l’autore narra con precisione di particolari gli avvenimenti, mescolandoli alla perfezione con la storia fittizia, in cui i protagonisti sentono su di loro la responsabilità di cambiare le sorti dell’Italia cinquecentesca e di salvare le loro vite dalla dannazione divina, con la capacità di lasciare al lettore profonde riflessioni.

Autore: Dario Cozzubbo